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27.2.15
2.2.15
La puntina
Le puntine sono ovunque.
Nelle giacche, nelle camicie, nei pantaloni. Se capita di esserne sprovvisti, si possono individuare le puntine degli altri. Certo, però, le puntine personali rimangono le migliori.
Basta afferrarle con due dita e restarsene lì attaccati. Per ore.
Oppure si può strofinare il polpastrello sulla puntina.
Non importa se le mani gelano al freddo.
A volte, è più importante una puntina che un paio di guanti.
Se invece fa caldo perché si è tornati a casa, si sopporteranno temperature tropicali, pur di non abbandonare il sigillo magico.
Perda le speranze, chiunque provi a cambiare posizione alle dita.
Se non ci sono altri motivi, di solito la puntina viene con il sonno.
Ci sono puntine per ogni luogo, stagione, momento della giornata e per ogni delusione.
Così, se ci si addormenta prima di andare a salutare un cuginetto che parte, poi succede di rimanere molto tempo aggrappati all'angolo consumato della giacca, delusi di aver perso i ciao e i big hugs, perfino tutte quelle frasi sciocche tanto divertenti.
E io non l'ho svegliato, no.
Volevo dedicare completamente quei minuti a mio fratello e mio nipote.
Quindi, adesso, cerco anch'io una puntina da strofinare tra le dita.
Un angoletto che mi faccia dimenticare la delusione nei suoi occhi, quando gli ho detto "No, non andiamo a salutare lo zio e il cuginetto. Sono già partiti. Tu dormivi"
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