Un occhio nero non è la fine del mondo, lo so.
Ma un bozzo enorme sulla tempia che comprime l'occhio, limitandone l'apertura, fa paura.
Soprattutto se credi che la causa di ciò che vedi sia una frattura.
Quando è caduto, non me n'ero manco accorta si fosse fatto male.
Era la terza volta in 10 minuti che rotolava giù dalla sedia.
Tutti i giorni gli dico SCENDIGIU' da sedia, tavolo e divano.
E canto "no more monkeys jumping on the bed" due o tre volte al giorno, perché non si sa mai che alla fine afferri il concetto.
Quindi, la mattina che è caduto mi sembrava normale routine e, anzi, mentre lo tiravo su dal pavimento l'ho sgridato.
L'ho portato in camera per cambiargli il pannolino.
Lui urlava, ma del resto urla sempre quando devo cambiargli il pannolino.
Infatti ero seccata proprio perché, per non sorbirmi la solita lagna, avevo rimandato questa operazione.
E' stato allora che disteso sul letto, ho visto il sangue, la faccia deforme e ho urlato.
Succede quando la paura ti sorprende.
Quando immagini di aver recato un danno permanente a tuo figlio e vorresti mandare velocemente indietro il nastro, per modificare i fotogrammi responsabili della catastrofe.
Poi lentamente l'allarme Apocalisse rientra e tu puoi disfare le valigie già pronte per la discesa agli Inferi.
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