Non la vedevo da 10 anni, giusto il tempo che hanno impiegato a rifarle il make up.
Ora mi sembra una città vivibile, felice, almeno agli occhi del turista.
La mia infanzia, l'adolescenza vissuta tra caruggi e pontili.
Ma se sei ligure di nascita e non nel dna, capita che inizi presto la tua carriera di straniero.
A confronto non ci sarà mai nessun trasferimento così doloroso nella mia vita, vivere qui in UK è molto meno traumatico.
Aver lasciato il golfo dei poeti, in piena adolescenza, ha fatto di me un delfino un po' solitario, col sorriso incollato alla bocca e il cuore pieno di nostalgia.
Eppure non tornerei indietro. So che avere l'opportunità di cambiare arricchisce e migliora la visione del mondo.
Mi chiedo se sarei felice ora, nella mia casa che affaccia sul golfo.
Sarei più equilibrata, magari no.
Sarà per questo che mi sono, ci siamo divertiti così tanto a costruire la nostra casa alla Città dei bambini.
Una casa ideale dove ognuno poteva proiettare le sue immagini interiori.
Come quelle richiamate dai sentimenti di un bambino ancora sotto l'effetto della vacanza dal nonno.
La casa in collina e tutti i personaggi della storia, vissuta con grande emozione.
Perché a quest'età si corre sempre, che sia per esplorare il mondo o semplicemente per il gusto di allontanarsi dai genitori.
Come facevano i nostri genitori, una volta?
Mah
POSTILLA. Dopo questa vacanza è stato abolito l'uso di qualsiasi entertainment tecnologico.
Genova l'ho conosciuta e vissuta insieme ad una delle mie più care amiche. E l'ho percepita come una città insieme bella, maledetta e malinconica...
ReplyDeleteper questo mi piace :)
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