"Quella è stata la prima volta che l'ho vista. Faceva il liceo, e arrivava tutti i giorni in corriera da Tuturano, che era il satellite malconcio di Brindisi.
Maira, quel giorno che si è tatuata nella mia vita, portava una gonna viola.
Aspettava sempre la corriera arancione a quella fermata, e mi sembrava uscita fuori da un disco di David Bowie degli anni 70. Mi sarebbe tanto piaciuto prenderla per mano, invece di spaventarla con le mie braccia sconnesse. Quelle braccia che sembravano un letto sporco e striminzito, con le coperte buttate all'aria. L'avrei presa per mano e l'avrei fatta entrare in una canzone. Tipo Drive in Saturday. Oh, quanto ci sarebbe stata bene Maira là dentro."
Tu come tutto quello che tocchi, Clara Nubile