I car boot sales sono mercatini dell'usato, molto diffusi a Londra.
Ogni weekend, una folla di avventori va in cerca di affari, curiosando nei bauli delle macchine (car boot sale si riferisce proprio alla vendita di merce all'interno del bagagliaio).
Alcuni venditori espongono i propri articoli anche arrangiando qualche banchetto. Molti sono semplici individui che si disfano di oggetti personali, altri commercianti di professione.
Se, invece, si tratta di un classic car boot sale, la merce in vendita appartiene a un'altra epoca, così come le macchine che la espongono.
Chiunque possieda un'auto o van di fabbricazione anteriore al 1989 può prenotare il suo posto nel mercatino, pagando una piccola quota (un biglietto d'ingresso è previsto anche per il visitatore).
Le persone che frequentano questi luoghi amano indossare abiti cosiddetti vintage, mischiarsi tra la gente, lasciarsi ammirare e fotografare come grandi Star del Cinema.
Sono gruppi di amici, giovani coppie ma anche signori attempati che sfoggiano mise improbabili con disinvoltura.
Per tuffarsi rapidamente nell'atmosfera del classic car boot sale, questo video è l'ideale.
Difficile non farsi contagiare dal clima esuberante, dalle dream cars degli anni 50 e 60 (no, l'apetta, non è una macchina da sogno) e dalla musica swing proveniente da un Routemaster bus.
Come dice l'organizzatore dell'evento, Wayne Hemingway, un mercato ben organizzato e curato nei dettagli può essere davvero vicino al cuore delle persone, a quell'umano desiderio di incontrarsi e divertirsi.
Ma la gente che si diverte, solitamente, è anche affamata perciò al classic car boot non può mancare lo street food, ovviamente servito da furgoncini vintage. (questo il migliore )
Chi invece ha bisogno di un cocktail per godersi meglio la giornata, può ordinarne uno al Routemaster bus poiché, oltre ai DJ alle prese con i vinili, troverà un bar.
Magari, dopo, sarà più propenso a lasciarsi coinvolgere dalle note delle big bands e ballare il lindy hop.
Eppure la musica swing ha un effetto talmente dirompente, da sciogliere da sola (senza alcun supporto alcolico) gli schemi rigidi in cui incateniamo la nostra mente.
Basta ascoltarla per sentire crescere dentro una gioia esplosiva e una voglia irrefrenabile di ballare.
Non sarà un caso che sia nata nel periodo della Grande Depressione.
Quando sono uscita di casa per andare al classic car boot sale, non avevo in testa di portarmi a casa qualche pezzo d'antiquariato, né voglia di spulciare tra i carrelli appendiabiti. E l'idea di vedere uno schieramento di automobili color pastello mi piaceva, ma senza particolare entusiasmo.
Era un sabato pigro, una giornata fredda malgrado il sole.
Semplicemente, avevo voglia di incontrare gente e divertirmi, di cogliere l'aspetto creativo della vita.
Un mercatino vintage, questo, lo sa fare.
Spinge le persone a ricercare se stesse attraverso gli oggetti della memoria collettiva.
Pone a confronto aspetti del Sé quotidiano con altri più intimi e nascosti.
Che siate appassionati di Vintage o meno, ci sarà, inevitabilmente nella vostra vita, qualcosa che vi lega al passato, inteso in senso storico ma anche personale.
A volte occorre fare una deviazione ampia, un salto indietro nel tempo, per rinnovarsi.
secondo me è il classico posto che vale la pena di visitare. bacio sandra frollins
ReplyDelete...mi viene in mente che la foto scattata per la tua copertina di R&P è molto vintage! ;-)
ReplyDeleteMa che foto meravigliose! E che bella musica, la sto sentendo dappertutto in questi giorni (sono a New Orleans!)
ReplyDeleteE allora approfitta!!! Balla! ;-)
ReplyDeleteHahah ma quella è la mia scuola di ballo! E nelle foto ci sono i miei amici! :P
ReplyDeleteComunque sono una nuova lettrice, il tuo blog è interessantissimo!
Baci,
Annalisa
Che bello, vai lí?!!! :-)
DeleteEh ma allora potresti insegnarmi i primi passi! ;-)
Domani spedisco la cartolina (finalmente!)!
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